Nessuna accusa verso il presidente della Repubblica: "Salvini non vuole". Il leader M5s: "Pronti a collaborare con Mattarella"
Anomalie di una crisi istituzionale senza precedenti, atto secondo. Al Quirinale si consuma un'altra giornata al cardiopalma che va ad allungare la lunga lista dei "non era mai successo prima". E dopo Cottarelli, che appare e poi scompare dallo studio alla Vetrata del Colle, ora si potrebbe tornare al governo giallo-verde. Matteo Salvini e Luigi Di Maio cambiano registro: niente impeachment contro Mattarella e in più l'invito a ricominciare dalla maggioranza parlamentare targata M5S-Lega "che già c'è".
E' il leader pentastellato che esce allo scoperto assicurando "la disponibilità a collaborare con il presidente della Repubblica": se serve, "se abbiamo sbagliato – dice – noi siamo pronti a rivedere la nostra posizione". Anche il leader del Carroccio cambia passo, e secondo quanto si apprende, sarebbe pronto a rinunciare a Paolo Savona. Le pressioni sarebbero arrivate anche durante la riunione dei gruppi parlamentari con una fetta di parlamentari che non hanno condiviso l'impuntatura del leader sull'economista. In aggiunta l'idea di andare alle urne a luglio non è del tutto condivisa. La mano è tesa quindi, a fronte di un governo di 'garanzia o elettorale' che è già destinato a morire.
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