Il leader M5s parla in conferenza stampa dei risultati del voto del 4 marzo

Faccia stanca ma felice. Luigi Di Maio, dopo essersi districato fra una folla di telecamere e macchine fotografiche, sale sul palco dell'Hotel Parco dei Principi a Roma ed annuncia trionfante la nascita della Terza Repubblica, "quella dei cittadini". Il capo politico del M5S è da solo. Beppe Grillo, che si dice "contentissimo", ed il sorridente Davide Casaleggio scelgono di lasciargli totalmente la scena.

"Per il M5S queste elezioni sono state un trionfo, siamo i vincitori assoluti con molti punti di distanza. Grazie agli 11 milioni di italiani circa che ci hanno dato fiducia", dichiara Di Maio. E, per dare forza, al suo ragionamento elenca alcuni dati: "Triplichiamo il numero di parlamentari, in intere Regioni siamo sopra il 50% ed in alcune aree abbiamo raggiunto il 75%. Siamo una forza politica che rappresenta tutto lo Stivale, dalla Valle d'Aosta alla Sicilia. Non posso dire lo stesso di altri". Le proiezioni portano il M5S "inevitabilmente" verso il governo del Paese. "Sentiamo la responsabilità di dare un governo a questa nazione", spiega. Anche perché le coalizioni "non hanno i numeri".

Il compito di gestire la partita toccherà comunque a Sergio Mattarella. Per lui, Di Maio ha parole di grande rispetto istituzionale. "Sono sicuro che il presidente della Repubblica saprà guidare questo momento con autorevolezza e sensibilità come ha sempre fatto".

Per il candidato premier M5S, i risultati elettorali sono frutto di un voto "post ideologico" che riguarda "i temi irrisolti di questo Paese". "I cittadini – argomenta – hanno voltato il nostro programma". E proprio da qui dovrà partire un confronto "con tutte le forze politiche", sottolinea ancora, usando parole da politico navigato. Primo banco di prova sarà "l'individuazione delle figure di garanzia che dovranno guidare le due Camere". Quindi si passerà ai temi e ai tempi della 18esima legislatura, che sta per partire. 

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