Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, rompe il silenzio dopo l'inchiesta di Fanpage sulla gestione degli appalti per i rifiuti in cui è coinvolto il figlio Roberto e lo fa attaccando duramente i giornalisti, il candidato premier Cinque Stelle Luigi Di Maio – apostrofato come "un giovanotto che si mette 15mila euro in tasca ogni mese e parla contro la casta" – e il leader di Liberi e Uguali Pietro Grasso, definito un "moralista da quattro soldi". A proposito dell'inchiesta in cui è coinvolto il figlio, De Luca parla di "campagna di aggressione mediatica pseudo-giornalistica" e di una "operazione camorristica e squadristica”. "Faremo ringoiare tutto a Fanpage", ha dichiarato De Luca. Pronta la replica di Di Maio. "Le minacce di De Luca sono assolutamente intollerabili e inconciliabili con il suo ruolo istituzionale. Deve dimettersi"
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