L'organizzazione chiede alla magistratura di aprire un fascicolo di inchiesta per appurare eventuali rapporti criminosi tra Casapund e Spada
CasaPound non ci sta a vedere il suo exploit ad Ostia 'sporcato' dalle presunte connivenze con il clan Spada e, dopo l'aggressione da parte di Roberto Spada al giornalista di 'Nemo' Daniele Piervincenzi, convoca una conferenza stampa per mettere i puntini sulle i. "Quella avvenuta contro il giornalista è stata una violenza deprecabile, assurda ma che non può essere imputata a CasaPound perché Roberto Spada non è un nostro iscritto o un nostro esponente", dice il vicepresidente Simone Di Stefano.
L'organizzazione chiede alla magistratura "di aprire un fascicolo di inchiesta su di noi per appurare i rapporti criminosi, se ci sono, fra noi e gli Spada ed anche una commissione di inchiesta parlamentare che sia rapida". "È un mese che si parla in continuazione di un rapporto fra noi ed un clan criminale di Ostia ma alla prova dei fatti bisognerebbe parlare con le carte giudiziarie", aggiungono gli esponenti. Per Luca Marsella, candidato capace di arrivare al 9% al primo turno delle comunali del X municipio di Roma "siamo andati bene perché siamo inseriti nel tessuto sociale. Il nostro risultato è frutto del lavoro fatto sul territorio". Secondo Marsella l'aggressione al giornalista è stata strumentalizzata contro CasaPound ed invita i suoi elettori al ballottaggio ad "andare al mare anche se c'è brutto tempo".
"Non possiamo sostenere la Raggi che ha dimostrato di non saper governare ed un centrodestra che ha fallito", argomenta riferendosi a alle candidate Giulia Di Pillo (M5S) e Monica Picca (centrodestra). I toni della polemica si alzano quando si parla della sindaca Virginia Raggi e della manifestazione "senza bandiere politiche" annunciata dalla prima cittadina per "lanciare un messaggio forte della città contro le mafie e la criminalità". "Noi non ci saremo", dice secco Simone Di Stefano che definisce "ridicola" e "chic" l'affermazione di Raggi secondo cui M5S non vuole i voti del clan Spada. "Nessun partito politico può permettersi di non volere il voto chichessia. Il voto di Roberto Spada vale quanto il mio ed il vostro lo dice la costituzione. Se la criminalità esiste deve pensarci la magistratura a debellarla non la politica. La criminalità non si combatte con le fiaccolate o con le iniziative 'strappacore' per poi tornare a rinchiudersi nei palazzi". Anche il Pd ed il centrodestra bollano come "elettorale" l'iniziativa della Rai mentre da Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, si dice "pronto" a rispondere presente all'iniziativa della sindaca.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata