Il testo della legge all'esame del Senato. Detrazioni fino a 250 euro per i trasporti. Norme sull'acquisto e ristrutturazioni di case

Detrazioni fiscali per i pendolari, proroga al bonus energia, taglio contributivo per gli assunti under 35, aumento degli investimenti pubblici e Iva ridotta al 10% per i concerti, com'è già per gli spettacoli teatrali. Sono alcune delle misure inserite dal governo nel testo definitivo della manovra. La legge di bilancio è approdata in Senato, dove da domani inizierà la discussione e dove potrebbero arrivare le prime modifiche.

La manovra, intanto, disinnesca l'aumento dell'Iva per il 2018, anche se mantiene le clausole di salvaguardia sull'imposta che potrebbero farla salire negli anni successivi. Il testo prevede detrazioni fino a 250 euro sugli abbonamenti del trasporto pubblico che possono interessare anche un datore di lavoro che voglia sostenere le spese per i mezzi pubblici dei dipendenti e delle loro famiglie. Agevolazioni arriveranno anche per interventi di efficienza energetica negli edifici, ristrutturazione edilizia e acquisto di immobili, anche se da gennaio la detrazione prevista scende dal 65% attuale al 50% per il rifacimento di finestre e infissi e "la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti di dotati di caldaie a condensazione".

Viene invece prorogata di due anni, nel 2018 e nel 2019, la cedolare secca del 10% che si applica sugli affitti a canone concordato. Non, però, per uffici e negozi. Con il nuovo anno scatta il bonus permanente contributivo per le aziende che assumano lavoratori a tempo indeterminato under 35. Il bonus, tuttavia, è permanente per gli under 30, mentre varrà solo il prossimo anno per chi deve ancora compiere 35 anni. Per un periodo massimo di tre anni, è previsto l'esonero dal versamento del 50% dei contributi previdenziali a carico dei datori, con esclusione di premi e contributi dovuti all'Inail, nel limite massimo di 3.000 euro su base annua. Il contributo è di un anno in caso di trasformazione di un apprendistato in tempo determinato e sale al 100% se c'è alternanza scuola lavoro.

Il governo ha previsto anche misure per la lotta alla povertà. Un assegno più alto del 10% nei casi di famiglie numerose (fino a 530-540 euro) e un ampliamento della platea che può avere accesso al reddito di inclusione (Rei) focalizzato in via prioritaria sui nuclei nei quali è presente un disoccupato over 55. La dote del fondo per la lotta alla povertà si rafforza per 300 milioni di euro nel 2018, 700 milioni nel 2019, 665 milioni nel 2020 e 637 milioni a decorrere dal 2021.

Aumenta anche la platea dei destinatari del bonus da 80 euro, con il tetto di reddito che sale da 24.000 a 24.600 euro e da 26.000 a 26.600 euro. Per gli statali che superano la soglia dei 26 mila euro di reddito, sarà così garantita la sterilizzazione del bonus dall'effetto del rinnovo contrattuale di 85 euro mensili.

Il governo istituisce, inoltre, un fondo di 100 milioni di euro annui per il sostegno alla famiglia. Al fondo investimenti, creato lo scorso anno con 47 miliardi di euro già dedicati fino al 2032, vengono destinati ulteriori 37,88 miliardi fino al 2033. Dal fondo taglia tasse, al contrario, spariscono 1,26 miliardi nei prossimi anni. Come previsto, i Pir vengono estesi alle società immobiliari, mentre le Pmi potranno detrarre il 50% delle spese di consulenza per quotarsi in Borsa. Sui macchinari delle imprese, confermati l'iperammortamento del 250% per l'innovazione 4.0 e il superammortamento, ridotto dal 140% al 130%. Aumenta infine la cosiddetta 'tassa sui licenziamenti' collettivi, che serve a finanziare la cigs. Il governo raddoppia l'aliquota all'82% dal precedente 41%.

 

 

 

 

 

 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata