Al voto 4 milioni di italiani in 111 comuni

Crolla l'affluenza, come era prevedibile causa soprattutto il caldo, per il turno di ballottaggio nei 103 comuni chiamati a rinnovare i sindaci delle proprie città. Il dato si attesta, escluse le regioni a statuto speciale di Friuli Venezia Giulia e Sicilia (che contano 8 città), al 46,3%, un tonfo di quasi 10 punti rispetto al primo turno quando erano andati a votare il l 60,07% degli aventi diritto. Commissariata Trapani che con l'affluenza al 26,75% non raggiunge il quorum del 50% più uno, lasciando alla Regione  il compito di scegliere un commissario. La città con più votanti è stata Padova con il 57,03%, l'11 giugno, nel primo turno, allo stesso orario, si era attestata al  60,77 %. Segue L'Aquila con 52,06% (l'11 giugno  al 67,77%), Carrara con il 49,04% (l'11 giugno al 58,23%); a Parma con il 45,18% (l'11 giugno al 53,65%); a Monza con il 45,79% (l'11 giugno al 51,88%), a Taranto con il 32,87% (l''11 giugno al 58,51%);  a Asti con il 41,70% (l'11 giugno al 57,49%).

Una tendenza che si era già manifestata nella prima rilevazione del Viminale alle 12 quando il dato si era attestato al 14,90% mentre l'11 giugno era arrivato al 18,65%. La flessione più evidente è alle 19 con il 31,40 % di votanti, 9 punti percentuali in meno rispetto al primo turno, 40,66%. La più bassa affluenza registrata tra le città sotto la lente di ingrandimento è stata quella di Trapani: 16,69%, mentre l'11 giugno allo stesso orario, si era attestata al 41,78%. Si va nel capoluogo siciliano infatti verso il commissariamento. Unico candidato, Piero Savona, del Partito Democratico, dopo che lo sfidante di centrodestra Mimmo Fazio è stato escluso dal secondo turno per non avere volontariamente designato gli assessori. Nel caso in cui non si dovesse raggiungere il quorum del 50% più uno degli aventi diritto, sarà la Regione a designare un commissario. Per essere eletto inoltre il candidato del Pd dovrà ottenere almeno il 25% delle preferenze degli aventi diritto. Bassa l'affluenza anche a Taranto 19,16% (l'11 giugno era stata del 38,26%). A Padova si ferma al 28,56% (l'11 giugno al 40,42%); 29,51% a Verona (11 giugno al 38,74%); Catanzaro al 30,52% (l'11 giugno al 54,41%); a Genova al 30,94% (l'11 giugno al 36,82 %); L'Alquila al 32,76% (l'11 giugno al 47,10%); Carrara al 35,18% (l'11 giugno al 39,75); al Padova al 43,15% (l'11 giugno al 45,05%).

Le urne si sono aperte alle 7 e fino alle 23 in 111 comuni di cui 22 capoluogo di regione e di provincia. Al voto sono andati oltre 4 milioni di cittadini aventi diritto, per un totale, se si considera il primo turno dell'11 giugno di 9.172.026.

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