Dico "basta alle tante mistificazioni"
Riccardo Nuti, uno dei tre deputati siciliani del Movimento 5 Stelle rinviati a giudizio per il caso firme false a Palermo, si autosospende dal gruppo alla Camera, fino al termine della sospensione dal Movimento. Non vuole, spiega sul suo profilo Facebook, "alimentare il giochino politico di partiti e avversari".
"Adesso non c'è più nulla da strumentalizzare – scrive -. Con la mia scelta, i portavoce del gruppo M5S non avranno l'imbarazzo di doversi esprimere nei miei confronti in inutili riunioni, distanti dall'obiettivo: la rivoluzione culturale del Paese. Ho compreso il giochino politico di partiti e avversari, per cui non voglio alimentarlo in alcun modo. Credo nel progetto che portiamo avanti da 10 anni. Dunque ho deciso di togliere il giocattolo a quanti vogliono distruggere un sogno collettivo e speciale".
Confermo la sua fiducia nella giustizia e il "rispetto che ai magistrati ho sempre portato fin dall'inizio". Assicura che proverà la sua innocenza e la "costante fedeltà ai princìpi del Movimento". Continuerà a dimezzarsi lo stipendio, destinerà le eccedenze al fondo per il microcredito, "fiero d'aver, ad oggi, restituito 123.840 euro". Proseguirà, "guardando al territorio, la mia attività parlamentare senza risparmiarmi. Denuncerò ancora conflitti di interessi, malaffare e mafie, come ho fatto in questi anni con gli atti. A testa alta".
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