"Noi non accoltelliamo nessuno alle spalle, stiamo solo avvertendo che la destra arriva"
"Io sono preoccupato. Dobbiamo vedere se, a prescindere da quello che abbiamo pensato, che è improponibile, a questo tornante c'è qualcosa che ci tenga assieme". Questi i dubbi di Pier Luigi Bersani, intervenuto in direzione Pd, dopo la relazione di Matteo Renzi.
"Non è vero che ci mancano idee. Serve un luogo in cui discuterle. Se diciamo congresso stiamo dicendo questo? Non facciamo cose cotte e mangiate, che diventano conte. Organizziamo una riflessione, un confronto, un dialogo", sottolinea Bersani.
"Noi – spiega – non accoltelliamo alle spalle, avvertiamo che la destra arriva. Ce l'abbiamo già sotto i piedi se conosciamo l'Italia. Questa è una destra che se non togliamo noi i voucher li toglie lei. E' una destra sovranista, protezionista. E' un campo doi idee che sta entrando anche in casa nostra. Sta sviluppando egemonia".
Dello stesso parere Gianni Cuperlo, che precisa: "Matteo tu non sei il mio avversario. Lo sappiamo tutti che l'avversario è la destra. Il punto è se la tua politica sia quella giusta per sconfiggere la destra. Serve un congresso serio, aspro. Il Pd per come lo abbiamo fatto potrebbe finire e sarebbe una sconfitta, per che decidesse di andare e anche per chi decidesse di rimanere".
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata