Deputati e senatori assenteisti o poco influenti

Sono in tutto 950, ma solo una manciata riesce a essere determinante. Secondo l'ultimo rapporto sullo stato della produttività parlamentare della XVII legislatura a cura di OPENPOLIS nell'indice di produttività la stragrande maggioranza degli eletti ottiene un punteggio basso, raggiungibile anche solo con le presenze.  Appena il 5% riesce ad avere un'influenza sui lavori dell'aula.

Nell'analizzare l'attività del parlamento italiano sono molte le considerazioni da fare. La prima è che la produttività non è distribuita in maniera uniforme. Dei 950 parlamentari in carica, la stragrande maggioranza svolge un ruolo minimo nella produzione legislativa delle due camere. Solo pochi eletti risultano produttivi, almeno per quello che è tracciabile dall'esterno.

Sono diversi gli elementi che contribuiscono a formare il punteggio finale, scrive Openpolis. Deputati e senatori sono stati divisi in fasce di produttività, in modo da rendere evidente il peso di ciascuno di questi elementi. Alcuni, come le presenze, bastano per ottenere solo posizioni basse, fino a 200 punti. Altri elementi, come la relazione su atti di media importanza, possono portare fino alle fasce intermedie di punteggio. Mentre nelle fasce più alte si trovano i parlamentari che hanno presentato disegni di legge poi approvati in via definitiva, o i relatori di atti chiave.

Oltre il 70% dei deputati e senatori ha meno di 200 punti, soglia raggiungibile anche solo con le presenze. E circa il 35% dei parlamentari ha totalizzato persino meno di 100 punti. È quindi evidente che nelle fasce di punteggio alto ci sono pochissimi eletti. Poco più del 5% dell'aula infatti rientra nei 3 intervalli più alti, e riesce ad avere un'influenza sulla produzione legislativa.

Tutto questo è anche evidente circoscrivendo l'analisi ai singoli gruppi politici. Solo il 27,27% dei gruppi alla camera (Lega nord, Sinistra italiana – Sinistra ecologia e libertà, Movimento 5 stelle) e il 10% al Senato (Lega nord) hanno la maggior parte dei membri sopra la media di produttività dell'aula. All'opposto il 92,86% dei membri di Grandi autonomie e libertà a Palazzo Madama, e l'86% di quelli di Forza Italia a Montecitorio producono meno della media. La distribuzione della produttività, anche nei gruppi parlamentari, è sproporzionata. Quali sono i fattori che contribuiscono a un punteggio alto? Essere presenti non basta, anzi. Per esempio, dei 381 deputati che hanno una percentuale di presenze sopra la media, il 61,68% produce meno della media. Discorso analogo per i 'sempre presenti' con percentuali oltre il 90%, di cui il 72,84% non arriva al dato medio di produttività. Anzi, è evidente che se il contributo di circa il 70% dei parlamentari è limitato al partecipare alle votazioni, un problema c'è. Questa constatazione non vuole in nessun modo suggerire la necessità di tagliare il numero dei parlamentari, ma sottolineare l'attuale deformazione cronica di Camera e Senato.

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