Il ministro tedesco Schaeuble: "Non bisogna parlare di crisi euro, Italia continui su strada di Renzi"
Le reazioni dall'Europa sull'esito del referendum. "Siamo tutti toccati dal risultato del referendum italiano sulla Costituzione, Renzi ha deciso di dimettersi, voglio dire che è stato un buon primo ministro che ha fatto riforme importanti nel proprio Paese, economiche, sociali e politiche". Lo ha detto il commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici, arrivando all'Eurogruppo a Bruxelles. "Adesso ho fiducia nelle autorità italiane, sono sicuro che sono ben equipaggiate per fronteggiare la situazione. L'Italia è un paese solido su cui possiamo contare", ha aggiunto Moscovici. "Ho fiducia nelle autorità italiane, che sono ben attrezzate per affrontare la situazione. L'Italia è un Paese solido su cui facciamo affidamento".
Il ministro delle Finanze francese Michel Sapin ha sottolineato: "Il referendum è stata una questione di politica interna", e non riguardava "l'Europa o la politica europea", l'ltalia è un "Paese solido".
"L'Italia deve continuare in maniera coerente sulla strada che il primo ministro Renzi ha preso sulle questioni economiche e politiche negli ultimi tre anni. Coloro che sono responsabili lo sanno". Così il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble. "Penso che non ci sia bisogno di parlare di una crisi dell'euro. Certamente non c'è bisogno. Penso – ha aggiunto – che bisogna guardare alla situazione in Italia con una certa calma".
"Non cambia la situazione economica dell'Italia o delle banche italiane, i problemi che abbiamo oggi sono gli stessi di ieri e che siano affrontati è la nostra preoccupazione. Aspettiamo l'esito del processo politico". Lo ha detto il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, arrivando all'Eurogruppo.
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