Renzi: "La vogliono buttare in rissa, noi avanti con il sorriso". Berlusconi: "Mediaset vota Sì perchè teme ritorsioni"
Se al referendum costituzionale del 4 dicembre dovesse vincere il Sì con il voto degli italiani all'estero, il fronte del No sarebbe pronto a fare ricorso davanti alla Corte Costituzionale. Lo conferma a LaPresse Alfiero Grandi, tra i promotori del Comitato del No: "Ci sono gli estremi per poterlo fare – ha spiegato – in quanto il voto dev'essere segreto e personale, se non verranno rispettati i requisiti, è chiaro che faremo ricorso". La modalità in cui si vota all'estero, invece, non garantisce la segretezza perché la scheda arriva con una busta e potrebbe essere manipolata. "Noi faremo campagna referendaria con il sorriso sulle labbra. Noi andiamo nel merito del referendum, loro no. Oggi quelli del No dicono che se perdono faranno ricorso. Noi non faremo ricorsi e controricorsi, faremo una battaglia con il sorriso e parliamo del merito", la replica del presidente del Consiglio Matteo Renzi, "Loro hanno paura di parlare del merito perché se si capisce che la domanda è sul rendere il Paese più semplice non ce n'è per nessuno. Il tentativo è di buttarla in rissa, la nostra reazione è calma e gesso, sorrisi e tranquillità, parliamo nel merito". "Ho già detto che se le cose non vanno io vado via. Quando mi toccherà andare via, lo farò col sorriso non mettendo il broncio. Se siamo seri si fa politica per cambiare le cose non per prendere uno stipendio", la posizione del premier, che ammonisce: "Se dite no dite no per sempre, cioè formalmente no. Ci sono 12 giorni per decidere non fatevi fregare".
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