Ieri l'ambasciatore degli Usa si era schierato per il "Sì": "Se vince No Italia fa passo indietro"
Da Sofia dove si trova in visita ufficiale il presidente della Repubblica Sergio Mattarella non entra nelle polemiche suscitate dalle dichiarazioni dell'Ambasciatore americano sul prossimo referendum, limitandosi ad una constatazione di fatto: "La sovranità" dice, "è degli elettori". Poi un appello a vivere con serenità "questo appuntamento come ogni passaggio democratico". "Il mondo è diventato, non dico piccolo, ma molto più interconnesso, – dice ancora Mattarella- e ogni cosa che avviene in un Paese si riverbera negli altri Paesi". A titolo di esempio il capo dello Stato ha citato quanto successo con il referendum in Gran Bretagna.
L'AMBASCIATORE USA. Da ieri grande polemica dopo le dichiarazioni sul referendum dell'ambasciatore Usa John Philips che si schiera con il Sì. Il referendum sulla riforma costituzionale costituisce "una grande opportunità per la stabilità" dell'Italia ma, se vincesse il No, ci sarebbe il rischio di "un grande passo indietro" per gli investimenti delle aziende americane nel nostro Paese" aveva detto l'ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, intervenendo ad un convegno al Centro studi americani, a Roma, con il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. "Rispetteremo la decisione", qualunque essa sia, ha comunque sottolineato l'ambasciatore, ma "i manager delle aziende Usa stanno seguendo da vicino le possibili conseguenze del referendum".
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