"Ho segnalato alla magistratura tutte le anomalie che ho riscontrato"

 "Sono stato spietato ma giusto, come mi hanno insegnato in Ferrovie. E ho segnalato alla magistratura tutte le anomalie che ho riscontrato". Così, intervistato dal Messaggero, Marco Rettighieri, dimessosi ieri da direttore generale dell'Atac, l'azienda di trasporto della Capitale. "Era un nostro dovere farlo e certo non ci siamo divertiti. Anche se, sinceramente, tante cose erano risapute. Non siamo i geni della lampada. Ci siamo solo comportati in modo trasparente e onesto. Forse però abbiamo colpito zone intoccabili"., prosegue.

Il potere di sindacati e politica in Atac – continua l'ex manager di Atac – è molto forte. Noi abbiamo cercato di arginare quel sistema di cordate e clientele. E in parte ci siamo anche riusciti, cercando di riportare questa azienda colabrodo alla normalità. Poi alcuni si sono rivoltati contro".

Alla domanda se pensi che le sigle di cui ha toccato gli interessi abbiano avuto  sponde nell' amministrazione Raggi Rettighieri dice  "Sì , diciamo che posso avere avuto questa percezione. Ma sono un tecnico, non un politico. E ho lavorato fino all'ultimo per fare il bene di Atac e di chi usufruisce i mezzi pubblici di Roma. Alcuni sindacalisti ieri mi hanno ringraziato". Rettighieri prosegue: "Pensi anche ai fondi per la metropolitana che non sono mai arrivati sul nostro conto corrente. I lavori dovevano partire a giugno, poi entro Ferragosto".

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