E' quanto si legge in una nota al termine del Cda di viale Mazzini

"Il Piano per la trasparenza e la comunicazione aziendale ha fatto emergere alcune problematicità che saranno affrontate in modo adeguato. Il Consiglio conferma il proprio supporto ai vertici perché si proceda, in tempi ragionevoli, all'individuazione di una soluzione nei casi di figure di dirigenti apicali che non hanno al momento un incarico specifico o corrispondente al proprio livello di retribuzione". E' quanto si legge in una nota al termine del Cda di viale Mazzini. "Questo per evitare il rischio di spreco di risorse aziendali – prosegue – o il persistere di sacche di privilegio ereditate dal lontano passato e non in linea con la sua nuova missione per il futuro in cui i vertici e l'intero CdA sono impegnati".

 "In questa ottica il Consiglio si propone avviare un lavoro comune per giungere ad una proposta di autoregolamentazione etica che preveda una politica retributiva sempre più corretta, flessibile e trasparente nel rapporto tra emolumento e produzione di valore aziendale – prosegue il comunicato – Il problema è evitare gli sprechi tenendo però presente che Rai è impresa pubblica che opera in un mercato fortemente concorrenziale in cui le retribuzioni delle figure apicali non sono affatto anomale nel raffronto con il mercato, anzi mediamente inferiori e fondamentali per assicurare al servizio pubblico le necessarie professionalità".
 

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