Gratuito patrocinio per i figli delle vittime e 'indegnità a succedere' i punti chiave
E' stata presentata a Montecitorio la proposta di legge a favore degli orfani di crimini domestici, primo firmatario Roberto Capelli (Centro democratico). Il provvedimento è stato sottoscritto da diversi parlamentari di tutti i gruppi parlamentari ed è stato presentato contemporaneamente al Senato da Luciano Uras (Sel). "Quello di oggi è il primo passo. Mi appello ai capigruppo di Camera e Senato perché questa proposta non resti a marcire nei cassetti e venga calendarizzata prima possibile", ha detto intervenendo in conferenza Vanessa Mele, figlia di Anna Maria Mele, uccisa dal marito nel 1998.
Presenti in conferenza oltre a lei, Graziella Dore, sorella di Dina Dore, uccisa su commissione da parte del marito nel 2008 e Lorenzo Ballerini, fratello di Beatrice Ballerini, la donna strangolata dal marito nel 2012 a Montecatini. La presidente della Camera Laura Boldrini li riceverà alle 15. "Speriamo che con questo incontro si possa imprimere un'accelerazione alla calendarizzazione del provvedimento", spiega il deputato Roberto Capelli.
Il testo prevede il gratuito patrocinio perché i figli delle vittime uccise dal coniuge possano rivolgersi senza spesa alcuna, fino a 26 anni, al migliore avvocato. Il gratuito patrocinio "è già incluso nella legge sullo stalking – spiega l'avvocato Annamaria Busia (responsabile nazionale Giustizia di Centro democratico) -, ma con questo atto si chiede di estenderlo". Il testo introduce inoltre la provvisionale e il sequestro conservativo dei beni dell'omicida, in modo che eventualmente dopo sentenza questi possa risarcire i figli.
Clou della proposta è la cosiddetta 'indegnità a succedere', vale a dire l'esclusione automatica dall'eredità dei beni del coniuge nel caso lo si abbia ucciso. Finora invece la legge prevede che i figli debbano intentare una causa civile nei confronti del genitore omicida e vincerla, per escluderlo dalla successione. Infine il provvedimento estende quanto già previsto dalla legge che ha escluso dal diritto alla pensione di reversibilità o indiretta i familiari superstiti condannati, con sentenza passata in giudicato, per omicidio del pensionato (o iscritto a un ente di previdenza). In particolare, il testo intende sospendere il diritto alla reversibilità a partire dalla richiesta di rinvio a giudizio dell'indagato, anticipando gli esiti della sentenza di condanna.
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