Sui migranti: "Le barriere sono zavorra per cammino"
"La pressione migratoria, le crisi aperte alle porte dell'Europa, le instabilità in alcune regioni dell'Africa e del Medio Oriente, il flagello del terrorismo; tutti questi fenomeni ci indicano chiaramente che occorre fare di più, e che occorre farlo attraverso uno sforzo realmente corale". Così il presidente della Repubblcia, Sergio Mattarella, nel suo intervento al Teatro Regio di Torino alla sessione conclusiva della seconda edizione dell'Italian-German High Level Dialogue.
Crisi e terrorismo "sono temi che si saldano a problemi irrisolti del passato con un 'effetto di accumulazione' dal quale scaturisce, nelle nostre opinioni pubbliche, un senso di sfiducia generalizzata nella capacità dei Governi nazionali e dell'Unione Europea nel suo insieme di saper gestire le crisi" ha detto Mattarella "Da qui nasce quella tendenza al ripiegamento su se stessi che vediamo serpeggiare nelle nostre società, e che spesso spiana la strada a sentimenti di vario genere, alimentati da paure collettive – prosegue – E' un'illusione pensare che la soluzione consista nel rinunciare a ciò che siamo. Rinunciare, cioè, a principi fondamentali del nostro essere europei, a diritti che abbiamo costruito e che abbiamo il dovere di tutelare, e di diffondere, per noi e per le future generazioni. Le semplificazioni non producono proposte idonee all'ampiezza dei fenomeni che abbiamo di fronte".
BARRIERE COME ZAVORRE. "Non basteranno i muri e le barriere a proteggerci, se l'Europa non farà passi avanti come progetto comune. Abbiamo lavorato settant'anni per abbattere i muri che dividevano l'Europa: non lasciamo che rinascano, creando diffidenze e tensioni laddove, al contrario, servono coesione e fiducia. Le barriere che dividono l'Europa sono una zavorra che ne appesantisce il cammino" ha precisato Mattarella.
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