Giusto fare l'accordo con la Turchia, ma non a tutti i costi. Sui migranti: Europa va su Marte ma si ferma a Idomeni

"Il Consiglio Europeo si riunisce di nuovo per la terza volta in un mese, e questo è il segnale che qualcosa non va. Innanzitutto nel metodo prima che nel merito. Il Consiglio europeo è convocato per prendere delle decisioni che ahimé non vengono eseguite". Così il presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi, intervenendo nell'aula della Camera in vista del Consiglio europeo del 17 e 18 marzo 2016. 

FISCAL COMPACT.  "Il Consiglio Ue dovrà poi affrontare la questione della crescita. Non posso non ribadire la posizione italiana: il fiscal compact e le sue declinazioni hanno portato un danno alla direzione politico-economico dell'Europa e dell'Italia, ma principlamente dell'Europa" ha sottolineato il presidente del Consiglio precisando che "siamo di fronte a qualche piccolo passo in avanti, ancora troppo timido a causa di una situazione di rallentamento dell'economia globale dovuta più che altro ai paesi emergenti".  

MIGRANTI E TURCHIA . Il premier ha poi parlato di Turchia e del tema dei migranti: "E' giusto fare l'accordo con la Turchia, ma non a tutti i costi. Ci sono dei principi per noi fondamentali come la tutela dei diritti umani e della libertà di stampa" ha sottolineato Renzi che ha precisato:  "La questione migratoria è la principale nell'agenda di molti paesi, deve essere reinserita in un quadro più chiaro, più logico, ma manca l'attuazione delle decisioni dell'Ue, le riallocazioni non sono state fatte. L'Europa va su Marte ma si ferma a Idomeni e vede un bambino costretto a essere lavato dalla propria mamma con una bottiglia d'acqua perché quel bambino è stato partorito in un campo profughi".

" BASTA COSE VECCHIE CON VESTITO NUOVO".   Renzi ha citato 'Canzone quasi d'amore' di Francesco Guccini: "Le istituzioni europee hanno bisogno di nuova energia e di un deciso cambio di organizzazione dei propri lavori. La ripetizione degli argomenti provoca in tutti noi un senso di ripetitività. Con il poeta potrò dire: 'non starò più a cercare parole che non trovo per dirti cose vecchie con il vestito nuovo'".

GOVERNABILITA'. Il premier ha speso parole anche sul tema della governabilità: "C'è una situazione d'ingovernabilità di alcune nazioni, c'è una difficoltà di far decidere e rendere operative le decisioni prese dell'Ue. E' vero che c'è  un'ondata di rabbia verso i sistemi tradizionali della politica che ottiene risultati significativi, ma c'è anche un discorso che riguarda le regole: oggi in molti paesi le istituzioni non riescono a eleggere un governo. Il modello istituzionale italiano rischia di essere il più stabile con buona pace di tutte le critiche che abbiamo sentito in questo periodo". 

IL RICORDO DI MORO. "Vorrei innanzitutto rivolgere in questo 16 marzo un pensiero alle famiglie delle vittime della strage di via Fani e dell'onorevole Aldo Moro nell'anniversario del trasgico rapimento" ha sottolineato Renzi. "Che il sentimento di attaccamento al proprio lavoro in quegli uomini della scorta, e la visione lungimirante e strategica del presidente Moro – ha aggiunto – possano aiutare tutti noi ad essere all'altezza del compito a cui siamo chiamati".

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