Roma, 8 dic. (LaPresse) – “Aprendo la Porta Santa, Papa Francesco ha aperto anche a un anno di riflessione e condivisione che tutti, nessuno escluso, dobbiamo rispettare. Non si tratta infatti di essere credenti o meno, di appartenere a una etnia o professare una religione. E’ nell’essenza dell’uomo, nel suo dna, guardare agli altri e non chiudersi nell’egoismo. Quasi a sbatterci in faccia la realtà, nelle prime ore di questo Giubileo della Misericordia, arriva la notizia dei bimbi siriani morti nell’ennesimo viaggio della disperazione tra le coste turche e quelle greche. Piccoli martiri di una fuga che interessa a pochi, nonostante siamo di fronte a uno degli sconvolgimenti della storia”. Così in una nota Italia unica, il movimento guidato da Corrado Passera.
“Ecco, se c’è da chiedere perdono a qualcuno sono proprio le sei vittime che si affacciavano alla vita e hanno invece trovato la morte a poche onde dalla salvezza. Fino a quando la comunità internazionale non saprà responsabilmente affrontare il mondo che cambia, isolare i populismi e i nazionalismi tracotanti e gonfi di egoismo, l’uomo avrà perso ogni sua sfida. Non dobbiamo ricordarlo solo oggi perché è tempo di Giubileo, ma portare anche in politica i valori della solidarietà e della pace”, conclude la nota.
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