di Luca Rossi
Milano, 3 dic. (LaPresse) – Per dieci anni sindaco di Marcallo con Casone, in provincia di Milano, senatore della Lega Nord a 40 anni nel 2008 e ora assessore lombardo all’Economia, crescita e semplificazione. Ecco in breve la carriera politica di Massimo Garavaglia, 47 anni. A margine della presentazione del ‘Darsena Christmas Village’, a Milano, ha risposto alle domande di LaPresse.
Lei è indagato per turbativa d’asta in un’inchiesta milanese sulla sanità. Secondo l’accusa, avrebbe fatto pressioni per bloccare un appalto e favorire una onlus della sua zona. Come replica?
“Semplicemente, non è vero. Ho già parlato col pm. Tutto si basa su una telefonata che rifarei in quest’istante”.
La Lombardia chiede i costi standard nella sanità contro i tagli lineari. Da presidente del Comitato di settore Regioni-sanità come proverà a convincere Renzi?
“Siamo andati ieri a Palazzo Chigi con una delegazione, con Chiamparino e l’assessore Venturi della Regione Emilia-Romagna: abbiamo presentato un pacchetto di proposte fatte dalla Conferenza delle Regioni. Due riguardano, per l’appunto, i costi standard. La prima è l’applicazione del principio dei costi standard nella relazione con le Regioni al posto del parametro Pil-popolazione.
Secondo noi, non ha senso che i tagli vengano fatti in base a quest’ultimo parametro. Ha senso che si ragioni in termini di costi standard. E su questo tutte le Regioni si sono dette d’accordo e speriamo che venga fatto. E poi l’introduzione di un fondo che vada a premiare chi si comporta meglio”.
Quanti soldi ha ricevuto in meno la Lombardia quest’anno?
“L’anno scorso il taglio è stato di 948 milioni di euro, circa un miliardo. Per quest’anno è ancora presto per dirlo, perché non è ancora chiusa la Stabilità. Considerando il mancato incremento potenziale della sanità, saremmo anche nell’ordine degli 800 milioni di euro. Però aspettiamo il Natale, magari porta bene. I 500 euro di Renzi dati a mezzo milione di 18enni sono soldi buttati, perché poi, alla fine, comprano l’iPad e l’unico beneficio è l’Iva che ti rientra. Ci pare un po’ poco. Sicuramente, 275 milioni di euro possono essere usati per fare cose molto più sagge. Per dare un’idea: per tutto il rinnovo del contratto della pubblica amministrazione ci sono 300 milioni di euro. Ha senso buttarne via altri 300 in un’operazione inutile? Sicuramente, no”.
Qual è il provvedimento più importante che ha preso da assessore all’Economia? E quale vorrebbe prendere?
“La misura più bella che siamo riusciti a mettere in campo riguarda tutto il pacchetto ricerca e innovazione. Abbiamo attivato quasi un miliardo di euro per la ricerca. Secondo noi, è questo che rende competitivo un Paese. Il provvedimento che vorrei prendere? L’ulteriore riduzione del ticket. Contiamo di poter fare in primavera un’ulteriore, forte e importante riduzione del ticket. Già oggi siamo la Regione d’Italia dove è più basso. Vorremmo diventare quella dove il ticket è enormemente più basso”.
Facciamo fantapolitica. In un governo Salvini, nel 2018, vorrebbe fare il ministro dell’Economia?
“Non è detto che continui a fare politica”.
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