Di Elisabetta Graziani

Roma, 20 nov. (LaPresse) – Via libera dal Senato alla legge di Stabilità con 164 voti favorevoli, 116 ‘no’ e 2 astenuti (che al Senato valgono come contrari). Il testo ora passa alla Camera così com’è stato riformulato in commissione Bilancio a Palazzo Madama: il governo ha infatti recepito quasi tutte le modifiche apportate dai parlamentari, includendole nel maxiemendamento su cui ha posto la fiducia. Una vittoria per il Parlamento che tuttavia ha dovuto rinunciare a tre temi rilevanti. Primo, la flessibilità in uscita che sarà affrontata dall’esecutivo il prossimo anno in un provvedimento ad hoc sulle pensioni. “Questo tema è all’ordine del giorno e lo affronteremo a parte nel 2016, visto che interessa moltissime persone”, assicura il sottosegretario all’Economia e alle Finanze Pierpaolo Baretta. Secondo, il pacchetto di misure per il Sud che la relatrice di Ap Federica Chiavaroli, all’inizio dei lavori in commissione Bilancio, aveva assicurato essere il grande apporto del Senato al testo scritto dal governo e che invece è dovuto slittare alla Camera. Anche su questo punto, Baretta assicura che il rinvio “è stato dettato non tanto da valutazioni di carattere finanziario, quanto da una necessità di approfondimento per renderlo più efficace possibile”. Terzo, le norme sulla sicurezza, divenute urgenti dopo i fatti di Parigi e richieste a gran voce dalle opposizioni, che andranno in legge di Stabilità a Montecitorio. Sulla manovra pende ancora il giudizio della Commissione europea che si esprimerà daccapo in primavera.

SUCCESSO POLITICO. Sotto il profilo politico c’è uno scarto netto tra la Stabilità approvata lo scorso anno e quella per il 2016. Il testo infatti ha subito variazioni rispetto a quello formulato dal governo ed è stato accolto il lavoro parlamentare: il ddl ha potuto così arrivare in aula con il mandato alle relatrici Chiavaroli e Magda Zanoni (Pd). Un successo della politica rispetto al 2014 quando gli emendamenti erano nettamente superiori ai 3500 di quest’anno e la legge era approdata in aula senza mandato al relatore. Due i meriti di questa tornata. Il primo è tecnico: la commissione Bilancio si è data un metodo – scritto dal senatore Pd Giorgio Tonini – per la presentazione degli emendamenti. Questo ha permesso di evitare la proposizione di modifiche che stravolgessero il testo pensato dall’esecutivo e soprattutto di troppe norme. Il secondo è squisitamente politico. Il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi ha seguito da vicino i lavori dei senatori e quando si è affacciato il rischio ostruzionismo – dopo il rinvio alla Camera del pacchetto Sud – è intervenuta in commissione e ha detto chiaramente che dipendeva dai senatori stessi scegliere se bloccare i lavori della commissione – con inevitabile fiducia sul testo del governo – o arrivare in aula con il mandato alle relatrici e il testo modificato in Parlamento. I senatori pare abbiano capito.

COSA PREVEDE. La manovra tocca diversi temi importanti. Tra i principali la CASA, con l’abolizione della tassa sulla prima casa, l’aumento dell’ecobonus per le giovani coppie che acquistano mobili e la stretta sugli affitti in nero. L’AGRICOLTURA, con oltre 800 milioni per gli investimenti e l’abolizione dell’Irap e dell’Imu sui terreni per le imprese agricole. Si conferma il regime speciale già vigente dell’Iva per il settore agricolo, per i soggetti passivi con un volume d’affari non superiore a 7mila euro, recuperando per il settore oltre 18 milioni di euro. Il canone RAI diminuito a 100 euro da suddividere da suddividere in dieci rate (la prima a luglio 2016) e introdotto nella bolletta dell’energia elettrica. Aumenta anche la fascia degli esenti: tra questi gli ultra 75enni fino a 8mila euro di reddito. I tagli ai CAF sono ridotti rispetto a quanto previsto in prima battuta dal governo e ammontano a 40 milioni nel 2016 e 70 milioni nel 2017 e nel 2018. Diminuito a 1000 euro – rispetto al testo del governo – anche il tetto al contante per i MONEY TRANSFER vale a dire i trasferimenti di valuta tra i diversi paesi del mondo attraverso circuiti alternativi alle banche. Prorogati fino al 2017 i bonus fiscali previsti per i cervelli in fuga rientrati in Italia fino al 6 ottobre 2015. C’è anche la norma che prevede la sanatoria delle delibere con le quali oltre 800 COMUNI italiani hanno approvato le aliquote e le tariffe di propria competenza con alcune settimane di ritardo rispetto al termine del 30 luglio. Nella Stabilità entra anche il cosiddetto DECRETO SALVA REGIONI che consente di sanare i debiti contratti per aiutare le Regioni. Per quanto riguarda il WELFARE il congedo parentale per i neo-papà è esteso a due giorni per il 2016, 20 milioni nel 2016 per il voucher baby sitter, il Fondo di contrasto alla povertà viene rivolto anche ai minori con la costituzione del Fondo per il contrasto alla povertà minorile ed educativa. Arriva la sanatoria anche per i 733 dipendenti dell’AGENZIA DELLE ENTRATE retrocessi dalla terza alla seconda fascia: potranno mantenere il loro ruolo e lo stipendio. Nel settore SALUTE si sottolinea la norma che lascia al Servizio sanitario nazionale le spese per i farmaci innovativi e l’aggiornamento Lea e stanzia 3 milioni in tre anni per la lotta alla Sla.

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