Roma, 16 nov. (LaPresse) – “Io credo che la posizione dell’Italia sia il tavolo di Vienna. C’è la necessità di un accordo ampio, che veda gli Usa protagonisti e che veda l’Ue e la Russia protagonista insieme a Usa e le forze dell’Asia coinvolte. Siamo di fronte a un problema complesso che non risolvere tutto con eventi che diano un tempo limitato occorre avere una grande strategia politica”. Così il premier Matteo Renzi, a margine del G20 in Turchia risponde a chi gli chiede quale sia la posizione dell’Italia alla luce dei bombardamenti nella notte della Francia in Siria. “Mi pare che finalmente – ha aggiunto – sia iniziato un percorso comune a partire dal tavolo di Vienna, che io spero possa essere la soluzione al problema della Siria. Spero che anche il G20 possa fare un passo avanti nella giusta direzione”.
“Con Putin abbiamo avuto una discussione a 360 gradi, abbiamo bisogno di una strategia non solo di una reazione al grande dramma del terrorismo internazionale che non riguarda un solo Paese, ma che va dall’Afghanistan a Boko Haram in Nigeria, dalla situazione libica che ben conosciamo all’assoluta emergenza in Siria e Iraq. Occorre la forza e l’intelligenza per capire che le bacchette magiche non servono, serve la strategia”, ha sottolineato il premier Matteo Renzi dopo aver incontrato in un bilaterale il presidente russo Vladimir Putin. “Con Putin – ha aggiunto – abbiamo piu volte sottolineato la necessità di riportare la Russia al tavolo della comunità internazionale”.
“La legge di stabilità entra in Parlamento con più soldi rispetto al passato. Se poi il Parlamento vuole aumentare i fondi siamo ben disposti a discuterne”. Così il premier risponde a chi gli chiede della possibilità di incrementare le risorse per la sicurezza nella manovra.
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