Rimini, 3 nov. (LaPresse) – “Si parla spesso di spending review, si dice di tagliare poi però quando si taglia si dice che non si deve tagliare. Cerchiamo di intenderci, tagliare non significa solo tagliare ma anche efficientare. E mi pare che margini per efficientare la spesa delle regioni mi pare di poter dire che ce ne siano veramente tanti. Quindi buon lavoro a tutti”. Così Simona Bonafé, eurodeputata del Pd, in esclusiva per LaPresse a margine di Ecomondo, commenta la polemica tra regioni e Governo sui tagli previsti agli enti locali. Sugli appunti mossi dalla Corte dei Conti alla Legge di stabilità, che non esclude anche un rialzo dell’Iva, aggiunge: “Non posso che riferire le parole del ministro Padoan, ci sono tutte le condizioni perché le clausole di salvaguardia non scattino negli anni a venire”.
Più in generale sulla legge di Stabilità, Bonafé ribadisce: “Questa è una manovra espansiva, dopo anni in cui si è parlata solo la lingua dell’austerità. E’ una manovra che va a consolidare i bilanci, perché di qui ai prossimi anni, non aumenteremo il debito pubblico, la cosa che più interessa per le generazioni future, e ridurremo il deficit”. Questa quindi secondo Bonafé “è una manovra che punta a stabilizzare la crescita e valorizzarne i primi segnali che stanno arrivando. Lo faremo con un drastico taglio delle tasse, di quasi 50 miliardi nei prossimi anni”. Nella legge di bilancio quindi “penso che gli estremi per puntare sullo sviluppo dell’Italia ci siano tutti, e questa manovra va in quella direzione – conclude Bonafé – per di più abbiamo fatto una battaglia importantissima in Europa per ottenere dei margini di flessibilità, e oggi vediamo i primi risultati”.