Roma, 20 ott. (LaPresse)- “Mi aspetto che si possa compiere quello che è un avanzamento di qualche millimetro sul terreno della civiltà. L’Europa ci guarda con ansia perché appariamo troppo in arretrato con quello che modernamente matura come pieno diritto dei soggetti a poter partecipare alla vita con pari doveri e pari diritti. Penso che il ddl Cirinna’ rappresenti il minimo sindacale per tutti quelli che sono in astinenza dei propri diritti. Meno di quello sarebbe quasi niente. Bisogna portare a casa lo sfondamento del muro oscurantista e neoclericale che nel corso dei decenni ha impedito a tanta Italia di respirare”. Lo ha detto Nichi Vendola (presidente di Sinistra Ecologia e Libertà), parlando di unioni civili ai microfoni di Radio Cusano Campus, nel corso del format ‘Ecg Regione’, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Sui rapporti tra Governo e Cei: “Spero che non sia vero che il governo risponda direttamente alla Cei. Indipendentemente da questa presa di posizione dei vescovi italiani una delle novità di questo pontificato targato Bergoglio sia rappresentata dall’abbandono della espressione ‘valori non negoziabili’ e molto importante è anche la rottura di un certo temporalismo, di una certa invadenza quotidiana della sfera pubblica da parte della chiesa. Nessuno mette in discussione il diritto delle gerarchie cattoliche di esprimere la propria opinione ma si fa fatica sempre a ricordare che viviamo in uno stato non confessionale. Ancora oggi l’idea di avere una libera chiesa in un libero stato sembra più essere un obiettivo da costruire che non un consolidato”.
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