Roma, 9 ott. (LaPresse) – “Esprimo soddisfazione e gioia per l’assegnazione del Premio Nobel per la pace al Quartetto per il dialogo nazionale tunisino (Sindacato generale tunisino, Confederazione tunisina di Industria, Commercio e Artigianato, Lega tunisina per i diritti umani e Ordine degli avvocati). Il loro ruolo di mediazione è stato determinante nel momento in cui, nell’estate 2013, il Paese era preda del caos e rischiava l’estremizzazione del confronto politico e la guerra civile”. E’ quanto dice in una nota il presidente del Senato Pietro Grasso. Poi commenta: “Un bel segnale di maturità e di consapevolezza della società civile tunisina, che ha innescato un processo, pacifico e responsabile, di ricostruzione costituzionale e democratica. Ricordo con molta emozione la celebrazione di Tunisi alla quale ho assistito lo scorso anno in occasione dell’approvazione definitiva della Costituzione”, dice ancora Grasso.
Secondo il presidente del Senato “la ripartenza della normalità democratica tunisina è una importante sfida culturale e politica alle logiche dell’estremismo e del terrorismo e non a caso la Tunisia è stata duramente colpita da gravissimi atti di morte e terrore”. “Mi unisco quindi al messaggio del Premio – aggiunge – di incoraggiamento a tutta la società tunisina e alle sue istituzioni a proseguire con determinazione il cammino intrapreso. L’Italia è a fianco della Tunisia e il Senato della Repubblica sosterrà il parlamento tunisino e il funzionamento della democrazia parlamentare in Tunisia, insieme alla Camera e all’Assemblea nazionale francese, per i prossimi tre anni”.
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