Città del Vaticano, 6 ott (LaPresse) – “Guardiamoci dall’avere un cuore duro che non lascia entrare la misericordia di Dio”. Lo ha detto Papa Francesco nel corso della Messa mattutina a Casa Santa Marta, prima di recarsi all’Aula Nuova del Sinodo. Radio Vaticana riporta parte del discorso del Santo Padre: “Dove c’e’ il Signore c’e’ la misericordia”, ha sottolineato.
Questa mattina nella Messa a Casa Santa Marta in Vaticano, prima del secondo giorno di lavori del sinodo sulla famiglia, Papa Francesco ha pronunciato un discorso incentrato sulla misericordia, riportato in parte da Radio Vaticana.
Il Santo Padre è partito dalla Prima Lettura, tratta dal Libro di Giona, e ha osservato che la grande città di Ninive si converte grazie alla sua predicazione: “Davvero fa il miracolo, perché in questo caso lui ha lasciato da parte la sua testardaggine e ha obbedito alla volontà di Dio, e ha fatto quello che il Signore gli aveva comandato”. Ninive, dunque, si converte e davanti a questa conversione, Giona, che è uomo “non docile allo Spirito di Dio, si arrabbia e rimprovera il Signore”.
Papa Francesco ha spiegato come, se il cuore è duro, la misericordia di Dio non può entrare: “Quelle parole, ‘Signore, non era forse questo che dicevo quando ero nel mio Paese? Perché Tu sei un Dio misericordioso e pietoso, e io ho fatto tutto il lavoro di predicare, io ho fatto il mio mestiere ben fatto, e Tu li perdoni? E’ il cuore con quella durezza che non lascia entrare la misericordia di Dio. E’ più importante la mia predica, sono più importanti i miei pensieri, è più importante tutto quell’elenco di comandamenti che devo osservare, tutto, tutto, tutto che la misericordia di Dio”.
“E questo dramma – ricorda il Papa – anche Gesù lo ha vissuto con i Dottori della Legge, che non capivano perché Lui non lasciò lapidare quella donna adultera, come Lui andava a cena con i pubblicani e i peccatori: non capivano. Non capivano la misericordia”.
“Il Salmo che oggi abbiamo pregato – prosegue il Papa – ci suggerisce di attendere il Signore perché con il Signore è la misericordia, e grande è con Lui la redenzione”.
“Vicini all’inizio dell’Anno della Misericordia – ha concluso – preghiamo il Signore che ci faccia capire come è il suo cuore, cosa significa ‘misericordia’, cosa vuol dire quando Lui dice: ‘Misericordia voglio, e non sacrificio!’. E per questo, nella preghiera Colletta della Messa abbiamo pregato tanto con quella frase tanto bella: ‘Effondi su di noi la Tua misericordia’, perché soltanto si capisce la misericordia di Dio quando è stata versata su di noi, sui nostri peccati, sulle nostre miserie”.
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