Roma, 23 lug. (LaPresse) – “Ieri ho detto che non si possono escludere piste durante il lavoro degli inquirenti, ma è escluso che si possa trattare” con gli scafisti. Lo spiega il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ospite di ‘Agorà estate’ a proposito del rapimento dei quattro lavoratori italiani in Libia. “Dobbiamo lasciar lavorare in silenzio chi è preposto a questo lavoro”, spiega Alfano.

Al momento non c’è ancora alcuna notizia sui quattro italiani rapiti in Libia domenica sera. Si tratta di dipendenti della Bonatti Spa, azienda di Parma, leader del settore olio e gas, con 6mila dipendenti. “Dare interpretazioni politiche sui moventi del rapimento credo sia prematuro”, aveva commentato il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, dopo aver incontrato l’inviato speciale delle Nazioni unite per la Libia, Bernardino Leon. “Siamo in una fase iniziale – spiegava Gentiloni – oggi dare interpretazioni o spiegazioni politiche sarebbe imprudente”. Ai colleghi dei tre rapiti è stato chiesto di mantenere il più stretto riserbo e davanti alla sede di Parma nessuno vuole commentare la vicenda.

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