Rho Pero (Milano), 18 lug. (LaPresse) – Gianni Cuperlo, seduto in quarta fila, ascolta con attenzione l’intervento di Matteo Renzi all’assemblea nazionale del Pd nell’auditorium di Expo. E, quando il suo avversario alle primarie e attuale segretario del partito parla del programma e, in particolare, di unioni civili, non può trattenere, come anche il resto della platea, un applauso per Renzi.

“Ha ragione Matteo: nessun muso lungo. La politica è anche allegria” ha detto ancora dichiarato Gianni Cuperlo -. La Grecia è piegata all’obbedienza e la Germania ha un ruolo imperiale. Io penso che non può essere questa l’Europa che vogliamo, un impero fondato sul primato dottrinale di una moneta. Qualunque sia l’imperatore un’Europa cosi’ non può vivere”. Cuperlo ha poi chiesto a Renzi di non “accontentarsi di qualche elemosina, di qualche forma di flessibilità. Guida tu la campagna, Matteo, per nuovi parametri, per una nuova politica”.

Il nodo da sciogliere per il Pd, che è “ancora la mia casa”, “non è il cronoprogramma delle riforme, è su quale cultura di governo vogliamo puntare”. Lo ha detto Gianni Cuperlo durante il suo intervento all’assemblea del Pd a Expo, che ha poi proposta di tornare ad “un centrosinistra largo e radicato” come accaduto a Milano. L’alternativa di un partito anche “con un pezzo di centristi sarebbe un “ircocervo”, ha aggiunto. “Chiedo chiarezza fra di noi. Non credo che le minoranze abbiano fatto tutto bene e lo stesso vale per il Governo. C’è da cambiare l’Italia e Renzi oggi ha preso impegni importanti. C’è da ricostruire l’idea di partito”, ha concluso Cuperlo.

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