Roma, 16 lug. (LaPresse) – Cresce in Italia la disaffezione verso le istituzioni comunitarie. La fiducia nella Ue passa dal 51% del 2006 al 48 del 2010, fino al 26 di oggi. Lo rivela un sondaggio dell’Istituto Demopolis pubblicato su l’Espresso, in edicola domani. “Nell’opinione pubblica sta crescendo la convinzione che la Ue, con le politiche di austerity, stia oggi tutelando mercati ed equilibri finanziari ben di più degli stessi cittadini europei”, spiega il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento. “L’incerta gestione della crisi economica e occupazionale – aggiunge Vento – il recente atteggiamento di molti Paesi verso l’immigrazione, ma soprattutto la gestione della crisi greca stanno incidendo sempre più sullo storico sentimento europeista degli italiani: il calo di fiducia è di oltre 20 punti in cinque anni”. Tuttavia soltanto il 28 per cento degli intervistati è favorevole ad un ritorno alla lira: gli italiani infatti temono che il nostro Paese, fuori dalla moneta unica, sarebbe troppo debole per competere sui mercati mondiali, creando il rischio di una forte instabilità economica.

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