Roma, 16 lug. (LaPresse) – “Non sono mai state in discussione la tutela del paesaggio, dei beni culturali e del patrimonio artistico e ambientale. Nessuno ha mai avuto intenzione di autorizzare cementificazioni selvagge”. Lo scrive il ministro per la Semplificazione e la Pubblica amministrazione Marianna Madia in una lettera al direttore del quotidiano La Repubblica, Ezio Mauro.

“Il nodo da sciogliere – prosegue Madia – è come si tutelano più efficacemente il paesaggio, i beni culturali e l’ambiente, garantendo il diritto dei cittadini ad avere risposte certe nei tempi previsti”.

Riteniamo che i cittadini – aggiunge la ministra – debbano contare su tempi certi entro i quali le amministrazioni possano dire ‘sì’ o ‘no’. La norma non modifica o estende in alcun modo i criteri o i presupposti per costruire, né comprime la possibilità di dire di no”.

“L’obiettivo – sottolinea – è dunque ‘costringere’ le amministrazioni a prendersi la responsabilità delle proprie decisioni. Il silenzio significherebbe dire ‘sì’ con tutte le responsabilità che ne conseguono. Altro che cementificazione: questa norma obbligherà a decidere e avrà come conseguenza l’innalzamento dei livelli di tutela dei beni pubblici”.

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