Roma, 9 lug. (LaPresse) – “Stiamo dando un nuovo corso anche con 3 miliardi a regime”. Commenta Stefania Giannini, ministra dell’Istruzione, dell’università e della ricerca dopo l’approvazione finale della riforma della scuola.
“La protesta è sempre organizzata, il consenso individuale è più silenzioso e crescerà. E’ un anno o forse più – aggiunge – che abbiamo acceso dibattito nel Paese, assumendoci anche il rischio di vedere quello che in parte è successo, lo scontro politico. Ma con la convinzione che sia un punto di ripartenza autentico”.
E sul provvedimento: “Diamo soldi, strumenti e autonomia alla scuola italiana. Un patrimonio semplice che poi va gestito”.
La ministra ha poi sottolineato il passo in avanti rispetto alla “supplentite”. La scuola post riforma, commenta, deve “essere flessibile, con la persona al centro” e capace di “riaccendere la sete di conoscenza”.
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