Roma, 4 lug. (LaPresse) – C’è anche il senatore Mario Giarrusso fra i parlamentari del M5S già partiti o in partenza per Atene per raggiungere in serata la delegazione pentastellata, già presente a Piazza Syntagma, per sostenere la battaglia per il “no” nel referendum che si svolgerà nello Stato greco e in cui i cittadini sono chiamati a dire ‘sì’ o ‘no’ alla proposta di accordo dei creditori internazionali. Fra gli esponenti pentastellati nella capitale ellenica c’è già il deputato Alessandro Di Battista. Alcuni 5 stelle sono già arrivati nel pomeriggio e altri ancora arriveranno in serata e domani. Nel pomeriggio il leader del M5S Beppe Grillo ha annunciato con un post, pubblicato sulla bacheca della sua pagina facebook ufficiale, la sua partenza per la capitale greca. “Mi imbarco sul volo per Atene alle 21,50 da Roma.- annuncia Giarrusso -. Ancora una volta si va in Grecia a difendere la liberta dei greci come fece nell’800 Byron nella battaglia degli ellenici per l’indipendenza dai turchi. Andiamo ad Atene come i romantici andarono a combattere per la libertà dei greci”. Su quale sarà l’esito della consultazione referendaria in Grecia, Giarrusso, che si astiene comunque dal fare previsioni, risponde: “In ogni caso andrà bene, hanno dato la parola al popolo, che è quello che vuole il M5S, andrà come dirà la volontà popolare”.
“Quali saranno gli effetti sull’Italia se vincerà il no dei greci alla proposta di accordo dei creditori internazionali? Saranno contraccolpi straordinari. – dice Giarrusso – I cittadini di un Paese europeo avranno potuto dire basta ai tecnocrati e agli esponenti della finanza, che hanno cercato di prendere il sopravvento in Europa”. A chi paventa, se prevarranno i no, danni e ricadute negative anche per l’Italia Giarrusso risponde: “la distruzione dell’Europa è quella che è stata fatta dai tecnocrati, dalla finanza e dalle banche. Noi siamo invece per l’ Europa dei popoli”. “Abbiamo presentato la nostra proposta di legge per il referendum con cui gli italiani possano esprimere la loro volontà sull’uscita o permanenza dell’Italia dall’Euro e spingiamo affinché in Italia prendano la parola i cittadini”, conclude il senatore pentastellato.
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