Roma, 12 giu. (LaPresse) – “Le fratture sociali possono frenarci, possono farci arretrare nella crisi: non sarà mai il pensiero unico, o l’illusione di una concentrazione del potere, a sanare queste fratture”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo al Quirinale alla cerimonia di presentazione della candidature dei David di Donatello. “Ci vuole dialogo, occorre confronto: dobbiamo far vivere le differenze, e anche gli inevitabili contrasti, mentre insieme rafforziamo il sistema Paese”.

C’è “bisogno di dialogo e di stima reciproca, o quanto meno di rispetto reciproco, c’è il bisogno di coltivare il bene comune, serve il confronto” ha sottolineato Mattarella. “La crisi è stata pesante: nel vostro settore ha avuto specifiche implicazioni, che hanno duramente pesato sull’occupazione, ma questo non ha impedito di ideare e di realizzare opere di grande valore, film premiati dal pubblico e dalla critica, pellicole di successo nei diversi generi, esordi promettenti di giovani registi e attori”, ha aggiunto il presidente della Repubblica rivolgendosi ai presenti.

Il presidente si è concesso anche un simpatico siparietto. “Anche se ci prestasse il suo mr. Wolf, non credo che da solo riuscirebbe a risolvere tutti i problemi”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della cerimonia al Quirinale per le candidature dei David di Donatello, si è rivolto al regista Quentin Tarantino citando un famoso personaggio del suo film cult Pulp Fiction.

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