Roma, 12 giu. (LaPresse) – Il governo “arriverà fino al 2018. Questo stillicidio (riferito all’emergenza immigrazione), paradossalmente, potrà produrre il risultato di serrare le file nella maggioranza”. A dirlo in un’intervista al Corriere della Sera è Angelino Alfano, ministro dell’Interno. Alfano parla anche del ‘caso Castiglione‘: “Sulla sua onestà e sulla sua correttezza sono pronto a scommettere”. “Invito il Senato – ha detto poi sulla richiesta di arresto per Azzollini – a leggere prima le carte. Noi avremo come sempre un approccio garantista tenuto anche quando si è trattato di parlamentari del Pd”. Alfano esclude, dunque, l’ipotesi di una crisi di governo sul voto di arresto al Senato: “Non vanno mischiati piani che sono distinti e separati”.
Sul caso De Luca, il ministro dell’Interno ribadisce che “il provvedimento sarà concluso con un decreto del presidente del Consiglio”, mentre sul nodo immigrazione Alfano si dice vicino ai cittadini. “Per la prossima settimana – spiega sulle pagine del Corriere – ho indetto una riunione con Regioni e Comuni per gestire l’emergenza, ma ciò che non accetto è la speculazione sui poveri e sui disperati che aggiunge indignazione alla rabbia”. Sul piano Juncker per l’immigrazione, il ministro dell’Interno ripete che “la trattativa non è fallita, anche se è in atto un tentativo di affondare la mediazione“.
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