Roma, 17 mag. (LaPresse) – “Le correzioni sulla scuola sono un passaggio decisivo per scegliere se restare (nel Pd, ndr). Senza, non voto quella legge”. Così il deputato del Pd Stefano Fassina intervistato da La Stampa esprime il suo dissenso sulla riforma della scuola del Governo Renzi. “Voglio provare tutte le strade possibili, aspettando anche il passaggio al Senato, dove diversi senatori condividono le posizioni di alcuni di noi”, spiega quando gli viene chiesto se uscirà dal Pd mercoledì o se aspetterà il passaggio al Senato. E chi voterebbe Fassino per le regionali in Liguria? “Pastorino”, sostenuto da Sel e dai dissidenti Pd vicini a Civati. Quindi, presto fuori dal Pd? “Se il Pd di Renzi di fronte allo sciopero di 618mila persone non riesce a fermarsi, temo che il riposizionamento in termini culturali, politici e di difesa degli interessi sia irreversibile”. E con chi, se via dal Pd? “Avremo modo di parlarne. Non voglio addentrarmi in un dopo che ancora non esiste”.
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