Roma, 9 mag. (LaPresse) – “La consapevolezza dello straordinario patrimonio di conquiste realizzate dall’Europa nel progressivo allargarsi delle sue istituzioni comuni fino a riunificarsi interamente; lo stesso cammino che l’Unione ha dovuto intraprendere per fronteggiare, dopo il 2008-2009, la crisi globale e i rischi di una incombente destabilizzazione finanziaria; gli imperativi e le sfide dei nuovi equilibri internazionali e di una stringente competizione tecnologica ed economica mondiale: tutto conduce alla conclusione che l’Europa – per crescere economicamente e progredire socialmente per rendere operanti i suoi valori, per riaffermare la sua identità e il suo ruolo nel mondo – non ha dinanzi a sé altra strada che quella di una sempre più stretta integrazione, di ‘una sempre più stretta unione’ in senso politico tra i suoi stati e i suoi popoli”. Lo affermano in una nota congiunta i presidenti emeriti della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano nel 65° anniversario della Dichiarazione Schuman.
“Questo è il messaggio che abbiamo il dovere di trasmettere alle generazioni più giovani, rendendolo convincente e appassionante sulla base dell’esperienza storica e di una analisi obbiettiva della realtà d’oggi, e dunque coinvolgendo le nuove energie su cui l’Europa può contare in un rinascente e vincente impegno collettivo”, concludono Napolitano e Ciampi.
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