Roma, 31 mar. (LaPresse) – “Una vicenda scandalosa. E’ incredibile diffondere intercettazioni che nulla hanno a che vedere con l’indagine della procura di Napoli. Lancio un allarme. Chi non ha ruoli istituzionali e non è indiziato di reato non può essere perseguitato in questo modo al solo scopo di ferirne l’onorabilità. Difenderò la mia reputazione in ogni sede. Ho già dato mandato agli avvocati”. Così l’ex premier Massimo D’Alema, in un’intervista a Repubblica, a proposito della citazione del suo nome nelle carte dell’inchiesta, che non lo vede indagato, su appalti e tangenti che coinvolge il sindaco Pd di Ischia e cooperative rosse. “Non sono indagato. Di cosa devo rispondere? Della mia vita personale? La giustizia ha il compito di individuare i reati, non deve avere come fine lo sputtanamento delle persone. Non si può utilizzare un’inchiesta per chiamare in causa chi è totalmente estraneo. Io non c’entro in questa storia. L’ipotesi che siano state pagate tangenti per il programma di metanizzazione dell’isola di Ischia è una vicenda rispetto alla quale sono totalmente estraneo”, afferma D’Alema.

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