Roma, 24 mar. (LaPresse) – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, torna alle Fosse Ardeatine per onorare a 71 anni dalla dalla strage le 335 vittime del nazismo. Fu proprio qui che il capo dello Stato decise di venire il giorno della sua elezione, il primo atto da presidente, un atto quasi dirompente e molto apprezzato. Con la sua Punto grigia, nel pomeriggio del 31 gennaio scorso, Mattarella rese omaggio ai martiri dell’eccidio fermandosi in un minuto di raccoglimento per poi rilasciare questa dichiarazione: “L’alleanza tra nazioni e popolo seppe battere l’odio nazista, razzista, antisemita e totalitario di cui questo luogo è simbolo doloroso. La stessa unità in Europa e nel mondo saprà battere chi vuole trascinarci in una nuova stagione di terrore”. Un messaggio chiaro contro le minacce dell’Isis, contro la rinascita di movimenti politici di destra che rievocano gli estremismi che meno di un secolo fa divennero linfa per la nascita del nazismo in Germania e del fascismo in Italia. Alla cerimonia partecipano anche i presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso.
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