Roma, 5 mar. (LaPresse) – “Siamo in una situazione particolare. L’emergenza ci ripropone il problema degli sbarchi e la spinta italiana a porre il problema al centro dell’agenda europea sta ottenendo i primi effetti. Quattro aree di lavoro diventeranno operative da maggio; esse sono il rafforzamento politico comune dell’asilo, la promozione di una più efficace politica europea in materia di immigrazioni legali – con particolare riferimento ai talenti -, il contrasto all’immigrazione irregolare e al traffico esseri umani anche con la collaborazione con i paesi terzi, il rafforzamento della sicurezza delle frontiere estere esterne all’Ue e il rafforzamento di Frontex, anche con un maggiore coinvolgimento degli Stati membri cioè attraverso Triton”. Così il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni durante la riunione del Comitato parlamentare di controllo sull’attuazione dell’Accordo di Schengen, di vigilanza sull’attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione.
“Sono stati 278mila i migranti irregolari arrivati nell’Unione europea, di cui 170mila sono approdati in Italia. Quindi la questione è europea. Per il 2015 fino a mezzanotte del 4 marzo sono stati 8918 i migranti sbarcati in Italia rispetto ai 5611 dello stesso periodo del 2014. E’ evidente che ci sia un aumento, indipendentemente dalla discussione su Mare Nostrum”, ha concluso Gentiloni.
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