Roma, 10 feb. (LaPresse) – “Andare a combattere all’estero è diventato reato. Prima era reato solo il reclutare, da stasera è reato andare a combattere all’estero”. Così il ministro dell’Interno Angelino Alfano nel corso di una conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri che ha dato l’ok al decreto per la lotta al terrorismo.
Il decreto antiterrorismo approvato dal Cdm stasera prevede “la reclusione da 3 a 6 anni per chi si arruola in organizzazioni terroristiche. La reclusione da 3 a 6 anni per chi supporta i foreign fighters. La reclusione da 5 a 10 anni per i cosiddetti ‘lupi solitari’ che si autoaddestrano all’uso di armi ed esplosivi. Con un aggravante di pena per chi lo fa via web”. Così il ministro dell’Interno Angelino Alfano nel corso di una conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri.
Alfano ha anche reso noto che “il numero totale di soggetti allontanati dal territorio nazionale in quanto sospettati di radicalizzazione finalizzata al terrorismo ammonta a 15”.
“Dal Consiglio dei ministri di oggi arriva un’altra buona notizia che riguarda ‘Strade sicure’. Da 3000 militari siamo passati a 4800, che noi oggi abbiamo deliberato che saranno in campo per il presidio delle nostre città e dei siti sensibili”, ha poi detto Alfano in conferenza stampa.
“Nel decreto c’è la proroga delle missioni, ma ce n’è una importante contro l’Isis, in Iraq. Abbiamo deciso di impegnarci con 280 addestratori e 80 consiglieri militari e amministratori. Siamo poi presenti con mezzi aerei e in tutto sono più di 500 le presenze, tra forze terrestri e forze dell’Aeronautica”. Così il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, in una conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri.
“Solo dei criminali e assassini possono far partire 35 nodi di vento contrario, con il mare forza sette e onde così alte”, ha affermato Alfano nel corso di una conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri, in merito all’ultima tragedia del mare nel Canale di Sicilia. .”Questi criminali devono avere paura della giustizia italiana – ha aggiunto – devono sapere che l’Italia non li libera. Questo è l’obiettivo per cui lavorerò”.
Il titolare del Viminale ha poi annunciato che “Il bonus neo mamme, che prevedeva dei decreti attuativi, è stato firmato da Poletti che dal ministro Lorenzin ed è quindi pienamente operativo”.
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