di Donatella Di Nitto

Roma, 14 gen. (LaPresse) – Unico comunista amato e rispettato dagli americani, un uomo delle istituzioni, che che ha difeso fino all’ultimo l’Unità nazionale e quel concetto forse troppo astratto di Europa, entità sconosciuta a molti e discussa da troppi. Giorgio Napolitano è e resterà sempre il presidente della Repubblica, l’undicesimo, che ha portato per mano, a volte anch e oltre i limiti delle sue prerogative costituzionali, l’Italia in uno dei periodi più difficili della sua storia, segnata da una crisi economica senza precedenti e guidata da una politica in preda alla frammentazione dei partiti e sotto il continuo attacco dell’antipolitica. Primo presidente rieletto nella storia della Repubblica, primo presidente nato nelle fila del partito comunista, Napolitano in entrambi i mandati ha indossato oltre alle vesti che gli competevano, come garante della Costituzione, anche quelle di un vero capo di governo, indirizzando e guidando il lavoro dei cinque governi che ha battezzato.

Quasi nove anni, due settennati, un vita passata in politica e per la politica, fino al l’ultimo discorso agli italiani dove motiva la decisione di lasciare, di “rassegnare le dimissioni”. Napolitano, che a giugno compirà 90 anni, si confessa e lo fa con il suo popolo nel consueto discorso agli italiani la notte di San Silvestro: “Ho il dovere di non sottovalutare i segni dell’affaticamento e le incognite che essi racchiudono, e dunque di non esitare”. Segni che, aggiunge il capo dello Stato, lo hanno portano a ritenere “di non poter oltre ricoprire la carica cui fui chiamato, per la prima volta nel maggio del 2006”.

BIOGRAFIA. Giorgio Napolitano nasce a Napoli il 29 giugno 1925, sposa nel 1959 Clio Bittoni da cui ha due figli, Giovanni e Giulio. Si laurea in giurisprudenza nel dicembre 1947 presso l’Università di Napoli con una tesi in economia politica. Nel 1945-46 è stato attivo nel m ovimento per i Consigli studenteschi di Facoltà e delegato al primo Congres so nazionale universitario. Fin dal 1942, a Napoli, iscrittosi all’Università, Napolitano fa parte di un gruppo di giovani antifascisti e aderisce, nel 1945, al Pa rtito Comunista Italiano, di cui è stato militante e poi dirigente fino alla costituzi one del Partito Democratico della Sinistra. Dall’autunno del 1946 alla primavera del 1948 diventa componente della segreteria del Centro Economico Italiano per il Mezzogiorno presieduto dal senatore Paratore e partecipa attivamente al Movime nto per la Rinascita del Mezzogiorno fin dalla sua nascita (dicembre 1947) e per oltre 10 anni.

CARICHE ISTITUZIONALI. Giorgio Napolitano è stato el etto alla Camera dei Deputati per la prima volta nel 1953 e ne ha fatto parte – tranne che nella IV legislatura – fino al 1996, riconfermato sempre nel la circoscrizione di Napoli. La sua attività parlamentare si è svolta nella fase in iziale in seno alla Commissione Bilancio e Partecipazioni Statali, concentrandosi – anche nei dibattiti in Assemblea – sui problemi dello sviluppo del Mezzogiorno e sui temi della politica economica nazionale. Nella VIII (dal 1981) e nella IX Legislatura (fino al 1986) è stato Presidente del Gruppo dei deputati comunisti.

Negli anni ’80 Napolitano è impegnato in particolare sui problemi della politica internazionale ed europea, sia nella Commissione Affari Esteri del la Camera dei Deputati, sia come membro (1984-92 e 1994-96) della delegazione it aliana all’Assemblea dell’Atlantico del Nord, sia attraverso molteplici iniziative di carattere politico e culturale. Già a partire dagli anni ’70, svolge una vasta attività di conferenze e dibattiti all’estero: negli istituti di politica in ternazionale in Gran Bretagna e in Germania, presso numerose Università degli Stati Un iti (Harvard, Princeton, Yale, Chicago, Berkeley, SAIS e CSIS di Washington).

Dal 1989 al 1992 è stato membro del Parlamento europeo. Nell’XI legislatura, il 3 giugno 1992, Napolitano è stato eletto Presidente della Camera d ei deputati, restando in carica fino alla conclusione della legislatura nell ‘aprile del 1994. Non più parlamentare, Napolitano viene nominato ministro de ll’interno e per il coordinamento della protezione civile nel Governo g uidato da Romano Prodi, dal maggio 1996 all’ottobre 1998. Nel 1999 viene rielet to deputato europeo ricoprendo la carica fino al 2004, di presidente d ella Commissione per gli Affari costituzionali del Parlamento europeo.

Il 23 settembre 2005 il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, nomina Giorgio Napolitano senatore a vita. Il 10 maggio 2006 con 543 voti il parlamento lo elegge presidente della Repubblica prestando giuramento il 15 maggio 2006.

Il 20 aprile 2013 Napolitano viene nuovamente scelto con capo dello S tato con 738 voti e presta giuramento il 22 aprile 2013.

RICONOSCIMENTI. A Giorgio Napolitano sono stati conf eriti diversi riconoscimenti accademici honoris causa: la nomina a Professore Onorario dell’Università degli Studi di Trento (2008); le laur ee dell’Università degli Studi di Bari (2004), dell’Università Complutense di Madrid (2007), dell’Università Ebraica di Gerusalemme (2008), dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” (2009), della Sorbona di Parigi (2010), dell’Università di Oxford (2011), della Alma Mater Studiorum di Bologna (2012).

PUBBLICAZIONI. Giorgio Napolitano ha sviluppato un’i ntensa attività pubblicistica e editoriale. Ha collaborato alla riv ista “Società” diretta da Ranuccio Bianchi Bandinelli e (dal 1954 al 1960) alla rivista “Cronache meridionali” con numerosi saggi su temi meridionalistici. Nel 1962 ha pubblicato il suo primo libro “Movimento operaio e industria di Stato”, con particolare riferimento alle elaborazioni di Pasquale Saraceno. Nel 1975 ha pubb licato il libro “Intervista sul PCI” con Eric Hobsbawm, tradotto in oltre 10 paesi.

Del 1979 è il libro “In mezzo al guado” riferito al periodo della solidarietà dem ocratica (1976-79), durante il quale fu portavoce del PCI – e lo rappresentò nei r apporti con il governo Andreotti – sui temi dell’economia e del sindacato.

Con libro “Oltre i vecchi confini” del 1988 Napolitano ha affrontato le probl ematiche emerse negli anni del disgelo tra Est e Ovest, durante la presidenza Reagan negli USA e la leadership di Gorbaciov nell’URSS. Nel libro “Al di là del guado: la scelta riformista” sono raccolti gli interventi politici d al 1986 al 1990. Nel libro “Europa e America dopo l’89”, del 1992, sono raccol te le conferenze tenute negli Stati Uniti dopo la caduta del muro di Berlino e de i regimi comunisti in Europa centrale e orientale. Nel 1994 viene pubblicato il libro, in parte sotto forma di diario, “Dove va la Repubblica – Una transizione in compiuta” dove Napolitano parla degli anni della XI legislatura, vissuta come Presidente della Camera dei Deputati.

Nel 2002, affronta nuovamente il tema del l’Europa nel libro “Europa politica”, scritto nel pieno del suo impegno come Presidente della Commissione per gli Affari costituzionali del Parlamento europeo. Nel 2005 esce in libreria lo scritto di Napolitano “Dal PCI al socialismo europeo: un’autobiografia politica”.

Nel 2009 invece ne “Il patto che ci lega” Napolitan o raccoglie i discorsi tenuti nella prima metà del mandato presidenziale. Ultimo scritto pubblicato del presidente è del 2011 “Una e indivisibile. Riflessi oni sui 150 anni della nostra Italia”.

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