Roma, 13 gen. (LaPresse) – “Il discorso del premier Matteo Renzi a Strasburgo è la migliore conferma del fallimento del semestre italiano di presidenza della Ue e della volontà di coprire un deludente bilancio ricorrendo alla propaganda”. È la valutazione di Corrado Passera, leader di Italia unica ed ex ministro dello Sviluppo economico, del discorso del presidente del Consiglio a Strasburgo al termine del semestre italiano di presidenza Ue. “Fra quattordici anni, quando l’Italia sarà nuovamente presidente di turno dell’Europa – aggiunge Passera – speriamo che le cose vadano meglio. Non resta infatti che affidarsi a un futuro lontano per l’auspicio di ciò che non è accaduto con questo sciagurato semestre conclusosi a Strasburgo con un discorso vuoto e pieno di ambizione solo personale da parte del capo del governo italiano. È amaro dover prendere atto che la Lettonia a cui da domani va il testimone insieme ai nostri auguri, abbia già definito con chiarezza il suo programma da tempo incentrato sulla competitività e il digitale. Il nostro dobbiamo ancora conoscerlo e di sicuro non ha lasciato traccia”.
“Renzi ha preferito ‘usare’ l’Europa per risolvere le beghe italiane, senza per questo riuscirvi”, aggiunge Passera. “Ha gettato al vento la grande apertura di credito avuta all’inizio del mandato dei partner europei, non portando proposte forti nè risultati e sbandando continuamente sulle alleanze. Ha brigato per nominare la Mogherini ad un ruolo non di nostro interesse prioritario, ha ‘dimenticato’ le crisi ucraine e mediterranee, ha snobbato i Paesi membri viaggiando per il mondo e non nei confini della sua presidenza. E, soprattutto, non ha segnato la differenza che un Paese fondatore poteva e doveva avere sul piano culturale. Per questo il nostro giudizio sul semestre è severo: un’occasione perduta per arroganza e scarsità di visione”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata