Roma, 27 ott. (LaPresse) – “Qui se c’è qualcosa di vecchio, è la politica del governo. È diventato la spalla della Confindustria. Fiducia o non fiducia in Parlamento, se Renzi non rilancia una politica industriale, il paese non lo cambia mica”. Così il segretario generale della Fiom Maurizio Landini, in un’intervista al quotidiano ‘Repubblica’. E aggiunge: “Mi dispiace per lui, ma l’iPhone io lo uso da anni. E pure la macchina fotografica digitale. Mi sa che è lui che ha difficoltà, forse a trovare i gettoni…”.

“E’ evidente – prosegue Landini – che c’è un Pd in crisi. Se a Firenze mancava una fetta del partito, non può mica scaricare su di noi la responsabilità, accusandoci di un’operazione politica. Noi chiediamo risposte al presidente del Consiglio, non al segretario del Pd”.

Renzi “non si è accorto, ovviamente, che in realtà il posto fisso in Italia non è mai esistito. In qualsiasi momento gli imprenditori hanno sempre potuto licenziare. Il punto, con la difesa dell’articolo 18, è la tutela individuale della dignità dei lavoratori quando senza giustificazione ti mettono alla porta. Non è questione di posto fisso allora, ma di lavoro con diritti o senza diritti”, conclude Landini.

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