Roma, 21 set. (LaPresse) – “Tutti i soggetti che hanno un debito verso la P.a. sono oggi – grazie all’accordo tra Governo, banche e CDP – in condizione di essere pagati”. E’ quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi. “Lo Stato – ribadisce ancora la nota – si è messo nelle condizione di pagare tutti i debiti. E dunque è corretto sostenere che la sfida di liberare risorse per pagare tutti i debiti PA è vinta. Rimane quella di semplificare e imporre efficienza a tutta la pubblica amministrazione”.
Quindi, per il Governo, “gli unici debiti non pagabili al momento sono” quelli sugli investimenti. “Non 60 miliardi, come abbiamo letto, ma una cifra che oscilla tra 2 e 3 miliardi, che rischiano di farci sforare il 3%; vincolo europeo che intendiamo onorare e rispettare”. Per questi debiti, spiega ancora la nota, “i soldi ci sono, ma il problema è il rispetto del 3% sul deficit. In altri termini, le risorse ci sono, ma rimane il problema di rispettare il patto di stabilità e non sforare il 3%”.
“Purtroppo”, sottolinea il Governo, coloro che vantano un credito nei confronti della Pubblica amministrazione “devono sottostare a una procedura che prevede la certificazione del credito sul sito del Governo. Ma se l’operazione è complicata dal punto di vista procedurale, il concetto è molto semplice”. Infine, precisa la nota, “entro il 21 settembre abbiamo messo a disposizione i soldi per pagare tutti i debiti di parte corrente. Purtroppo non tutti sono stati pagati perché il procedimento richiede un comportamento attivo (registrazione) da parte delle aziende. In un mondo normale il pagamento dovrebbe essere automatico. Purtroppo l’assurdo meccanismo del passato e l’inefficienza di molto enti locali impone di usare questa procedura”.
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