Roma, 11 set. (LaPresse) – “Dal punto di vista delle informazioni concrete, dal punto di vista delle evidenze investigative, noi oggi non abbiamo un riscontro concreto di attività” terroristica in Italia. Così il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, intervistato a UnoMattina su Rai Uno.
“Noi lo dobbiamo dire – spiega – perché dal punto di vista dell’analisi dello scenario arriviamo alle conclusioni che il nostro Paese è nella lista di quei Paesi che possono essere oggetto di attenzione criminale e terroristica. Dal punto di vista dei riscontri investigativi, abbiamo il dovere e anche la responsabilità di dire che così non è”. “Noi, poi – aggiunge Alfano -, abbiamo un comitato, che è un comitato di analisi strategica antiterrorismo che mette insieme tutte le migliori energie delle forze dell’ordine, delle forze di polizia e anche dell’intelligence, che si riunisce con una cadenza settimanale e che valuta tutti i profili di alert, tutti i profili di minaccia specifica e che finora ha escluso anche specifici elementi di minaccia come elementi attendibili, benché siano stati segnalati”.
“Questo ci porta – conclude Alfano – a non sottovalutare nulla di quello che si può verificare e al tempo stesso vigilare sugli obiettivi sensibili, ma senza destare troppo allarme perché dobbiamo tenerci in un punto di equilibrio che è il punto di equilibrio tra il non sottovalutare nulla e il non allarmare eccessivamente. Questo è il punto di equilibrio responsabile che va ottenuto”.
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