Roma, 12 lug. (LaPresse) – “Considero una pantomima quella fra Angela Merkel e Matteo Renzi”. Così ha tuonato dal palco Nichi Vendola all’assemblea nazionale di Sel a Roma, attaccando la politica economica del premier. “La Merkel ha detto no” alla richiesta di concedere qualche anno in più per la questione del debito, ha specificato il leader di Sel. “E – ha proseguito – il grande il risultato che Renzi vanta di fronte al coro degli adoranti è: si può fare un uso intelligente della flessibilità prevista dai trattati. Vale dire, niente”.
“L’Europa non affronta l’emergenza sbarchi e si nasconde dietro “un’ipocrisia insopportabile”, ha detto poi il leader di Sel. “C’è un dovere fondativo dell’idea di humanitas nell’accogliere chi cerca scampo dalla morte – ha spiegato Vendola – e invece noi abbiamo continuato a vivere dentro un’ipocrisia insopportabile, fra ciò che proclamavamo come valore e ciò che praticavamo come realpolitik. Dalle nostre coste abbiamo continuato a vedere un mare gonfio di morti: anche questo è significativo della crisi dell’Europa. Altro che cambiamento, è un’Europa che si ostina a non essere un mondo della pace e dei diritti”. “L’Europa di oggi – ha concluso il leader di Sel – è sepolta dal voto del 25 di maggio, è un’Europa che seppellisce il voto del 25 di maggio”.
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