Roma, 7 giu. (LaPresse) – “Parlamento e governo devono ascoltare gli imprenditori per fare lavoro nel tempo della deflazione e della bassa crescita”. Così il capogruppo di Ncd al Senato e relatore della legge delega sul lavoro, Maurizio Sacconi. “Ha ragione Squinzi – aggiunge -quando chiede un contratto a tempo indeterminato ‘conveniente’ per l’impresa e invoca nuove relazioni tra imprenditori e lavoratori. Abbiano coraggio quindi il governo e la maggioranza parlamentare nell’impiego della legge delega per superare i colli di bottiglia della regolazione del lavoro definita negli anni ’60 e poi variamente riformata sempre al margine del contratto principale”.
“Nel contesto di una migliore tutela dei disoccupati – afferma Sacconi – possiamo finalmente adottare regole semplici e certe per le mansioni come per il recesso in modo da prevenire il contenzioso e incoraggiare le assunzioni. La stessa contrattazione può finalmente estendersi nella dimensione aziendale o interaziendale e territoriale offrendo la cornice per gli stessi contratti individuali. Il salario potrà crescere solo con la produttività risultando in tal caso sensibilmente detassato. Se non sappiamo superare le antiche resistenze ideologiche non dimostriamo capacità di governo”.
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