Milano, 13 mag. (LaPresse) – Un gruppo di circa cinquanta persone dei comitati antisfratto ha compiuto un veloce blitz in via Dante a Milano all’arrivo del premier Matteo Renzi per contestarlo rumorosamente. Un cordone di forze di polizia ha bloccato i manifestanti, in maggioranza donne e stranieri. Contestazioni anche contro il ministro dell’Interno Angelino Alfano. L’obiettivo della protesta è il ‘piano casa’.

ACCOLTO DA STAR ALLA SCUOLA ELEMENTARE. La visita di Renzi a Milano era iniziata decisamente con un altro tono, con una visita alla scuola elementare Massaua. Accolto come una star dai bambini, molti dei quali gli hanno battuto il cinque, il premier è stato applaudito a lungo da insegnanti e genitori che lo attendevano. Ad aspettare Renzi, anche un gruppo di mamme e papà dell’istituto San Giusto, una scuola sperimentale civica che sta per diventare statale, rischiando così di perdere i corsi aggiuntivi di musica, lingue straniere.

RENZI AI BIMBI: AIUTATEMI A CAMBIARE L’ITALIA. Il presidente del Consiglio, da quanto su è saputo, ha chiesto aiuto ai bambini per cambiare l’Italia. “È molto importante il ruolo di voi ragazzi – ha detto Renzi rivolgendosi agli allievi, secondo quanto riferiscono i presenti – Siete molto importanti anche se non votate, perciò vi sto chiedendo di aiutarmi a cambiare l’Italia”. Giornalisti e fotografi non sono potuti entrare nella scuola per ragioni di sicurezza.

LA PROMESSA AL BIMBO ARABO: “CITTADINANZA DOPO UN CICLO DI SCUOLA”. Renzi ha parlato a lungo in particolare con uno dei bambini, il piccolo Mohammed, di origine araba. Al bambino il premier ha promesso che entro l’anno verranno approvate nuove regole che garantiscano la cittadinanza italiana entro un ciclo scolastico. “Bisogna mettere le regole per cui se sei nato a Milano quando avrai finito in ciclo scolastico diventi italiano – ha assicurato Renzi – per non ripetere il caso di Balotelli che non ha potuto disputare le olimpiadi di Pechino. Metteremo queste regole entro l’anno – ha aggiunto – Se invece sei nato all’estero ci sarà un percorso diverso”. Dopo lo scambio di battute, Renzi ha dato il cinque al piccolo allievo delle elementari e gli ha regalato un cappellino arancione.

LA COSTITUZIONE IN REGALO. Poi il premier ha regalato agli alunni una copia della Costituzione edita da Palazzo Chigi. “Questo testo ci dice quali sono le regole del gioco, la regola più importante è quella di saper stare insieme”, ha spiegato. Il premier ha poi ringraziato gli insegnanti, sottolineando che “il loro è un lavoro difficile, non riconosciuto come si dovrebbe”.

“CHI E’ IL PIU’ BRAVO?”. Durante la mezz’ora di visita ci sono stati anche dei momenti di divertimento, come quando Renzi ha chiesto ai bambini chi di loro fosse il più bravo a giocare a calcio o a suonare la chitarra. C’è stato spazio anche per una battuta di sapore calcistico. Con un alunno che indossava un marsupio con il logo del Napoli, il premier, tifoso della Fiorentina, ha scherzato sulla finale di Coppa Italia. I bambini dal canto loro, hanno ricordato al premier che la loro scuola ha bisogno urgente di manutenzione. Renzi ha risposto che il governo sta cercando di aiutare tutti i comuni. “Entro il prossimo anno – ha assicurato – interverremo su 10mila scuole in tutta Italia”.

LA VISITA ALLA SEDE EXPO. Terminata la visita alla scuola, Renzi si è recato alla sede di Expo 2015. Ha salutato in via Dante i lavoratori del Cobas dell’Alfa Romeo e i rappresentanti della Lega Nord che gestiscono un gazebo proprio sotto la sede di via Rovello. Lì è scattata la contestazione, bloccata da un cordone delle forze di polizia. Poi è entrato senza rilasciare dichiarazioni alle decine di cronisti che lo attendevano all’ingresso, per una riunione con i ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, e dell’Agricoltura Maurizio Martina, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e i vertici della società organizzatrice dell’evento. Presenti anche il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, e il capo dell’Anticorruzione Raffaele Cantone.

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