Roma, 6 mag. (LaPresse) – Dopo il post su Facebook del 4 maggio, nel quale attaccava le istituzioni per il modo in cui hanno gestito la vicenda della partita di Coppa Italia di sabato, il direttore del Tg7 Enrico Mentana è intervenuto in diretta questa sera sulla questione con un breve editoriale. Al centro della nuova polemica le parole di oggi del ministro dell’Interno, Angelino Alfano, che ha annunciato 5 anni di Daspo per Genny a’ carogna e provvedimenti simili anche per chi si fosse presentato allo stadio, durante la partita Napoli-Cagliari, con la maglietta inneggiante alla liberazione di Speziale, l’assassino dell’ispettore di polizia Filippo Raciti.

“Qual è il reato – ha detto Mentana riferendosi proprio al capo ultrà del Napoli -, aver parlato con funzionari dello Stato? Perché stava sulla rete di recinzione e l’ha scavalcata? E’ un po’ troppo”. In altre partite, ha detto ancora il giornalista, “abbiamo visto scene simili senza misure altrettanto drastiche. O non sarà per la maglietta, di cui si impone che non facciano uso gli altri tifosi questa sera?”. “Dire ‘Speziale libero’ – ha spiegato – può essere doloroso per tutti coloro che sanno cos’è successo all’agente Raciti, ma non è di per sè un reato, anche perché chiedere la libertà di una persona che viene condannata o sta per essere condannata non è qualcosa che dovrebbe suonare nuovo neanche al ministro dell’Interno”.

Il direttore del Tg7 ha quindi mostrato un’immagine dei deputati e senatori di Forza Italia, guidati proprio da Alfano, che nel marzo dello scorso anno manifestarono al Palazzo di Giustizia di Milano per esprimere la solidarietà del Pdl a Silvio Berlusconi per “l’emergenza democratica”. “A volte – ha concluso Mentana – si può anche manifestare per chiedere la libertà di una persona che si crede innocente”.

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