Milano, 15 apr. (LaPresse) – I giudici del tribunale di sorveglianza di Milano hanno deciso di accordare a Silvio Berlusconi la possibilità di trascorrere i 10 mesi e mezzo di pena residua dopo la condanna Mediaset ai servizi sociali. La decisione è stata depositata questa mattina.
Silvio Berlusconi svolgerà “l‘attività socialmente utile di volontariato” presso “l’instituto per anziani indicato dall’Uepe (Ufficio per l’esecuzione penale esterna, ndr.) con impegno di una volta a settimana e per un tempo non inferiore a 4 ore consecutive, secondo le modalità che verranno concordate con l’Uepe”. Lo si legge nella nota diffusa dal presidente del tribunale di sorveglianza di Milano Pasquale Nobile De Santis. Inoltre, il leader di Forza Italia “non potrà (salvo specifiche autorizzazioni) lasciare la Lombardia ma è autorizzato, come da sua richiesta, a recarsi a Roma, presso il domicilio da lui indicato, dal martedì al giovedì, con rientro al suo domicilio in Lombardia entro le 23 del giovedì stesso”.
Berlusconi, da quanto si è saputo, svolgerà attività di volontariato presso una struttura della Fondazione Sacra Famiglia che ha la sua sede principale a Cesano Boscone (Milano). Oltre alla sede principale di Cesano Boscone, la fondazione gestisce diverse strutture nel milanese dedicate a persone con handicap psicofisici e anziani non autosufficienti, tra cui il centro diurno integrato di Cesano Boscone e le strutture di Settimo Milanese e Rogoledo di Perledo.
A chiedere l’affidamento in prova ai servizi sociali era stato lo stesso Berlusconi, dopo la condanna definitiva a quattro anni di carcere per frode fiscale (di cui tre coperti da indulto) per i diritti tv Mediaset. Il leader di Forza Italia aveva chiesto di trascorrere l’anno di pena residua, che si ridurrà a 10 mesi e mezzo, dato che dopo i primi 6 mesi Berlusconi potrebbe ottenere la riduzione prevista per legge di 45 giorni, svolgendo lavori socialmente utili. Giovedì scorso si è tenuta l’udienza davanti al tribunale di Sorveglianza e il pg Antonio Lamanna aveva dato parere favorevole affinchè l’ex presidente del Consiglio svolgesse attività di volontariato presso una struttura per anziani, come indicato dall’Ufficio esecuzione penale esterna (Uepe). Il pg aveva invece respinto la richiesta avanzata dai difensori di Berlusconi, Franco Coppi e Niccolò Ghedini, i quali avevano proposto che Berlusconi prestasse servizio in un centro per disabili vicino ad Arcore.
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