Roma, 12 mar. (LaPresse) – “In questi giorni non si è discusso di donne. Si è cercata un’operazione politica per dire che io non controllavo il Pd. Usando il voto segreto qualcuno ha tentato la rivincita sulle primarie, qualcuno ha cercato di farmi fuori. E non è passato. Ha perso. La legge elettorale va. Ed è solo il primo passo. Noi stiamo cambiando il Paese”. Così il premier Matteo Renzi in un colloquio con Repubblica. Ma dopo l’approvazione della legge elettorale, l’obiettivo ora è ridurre il cuneo fiscale e pagare i debiti della Pubblica amministrazione: “Mi gioco tutto su questo”, dice Renzi. Queste misure, secondo il presidente del Consiglio, saranno “un vero e proprio shock positivo. E basta con questa storia che non ci sono le coperture. Ce le abbiamo. Abbiamo trovato 20 miliardi e ne utilizziamo solo dieci”. Poi Renzi parla del conflitto interno al Pd: “Volevano dimostrare che sì, mi avevano lasciato il partito. Che sì mi avevano lasciato la presidenza del consiglio, ma che i numeri ce li avevano loro. Che loro potevano ancora essere determinanti. E invece no, i numeri li abbiamo noi”. “Alla fine – aggiunge – ci hanno messo la faccia i giovani come Speranza. E i trabocchetti sono finiti. Dall’altra parte c’era un’altra generazione, c’era la Bindi e c’erano i lettiani”. E Renzi conclude: “Faremo la più impressionante operazione politica mai fatta a sinistra di recupero di potere d’acquisto per chi non ce la fa. Su questo tema ci giochiamo tutto, non sulle alchimie interne. La sinistra è dove si combatte la povertà, non dove sta Rosy Bindi”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata